Tutto ciò che volevi sapere sul Piccolo Principe

Tutto ciò che volevi sapere sul Piccolo Principe

Chi di noi non ha sentito parlare almeno una volta del Piccolo Principe?

Sicuramente tanti hanno letto il libro, qualcuno ha acquistato un gadget oppure ha regalato un oggetto con le illustrazioni originali del Piccolo Principe.

Tuttavia, sul Piccolo Principe, c’è tanto altro da scoprire ed è per questo che abbiamo pensato di aiutare coloro i quali vogliono sapere di molto più a proposito di un classico che ha fatto la storia.

Un aviatore e’ costretto da un’avaria ad atterrare in pieno deserto: sabbia, solitudine, e sopra il suo capo le stelle… Ma, ad un tratto, una voce: “Mi disegni, per favore, una pecora?” …

“Il piccolo Principe” di Antoine Marie Roger de Saint-Exupéry

Trama

Il Piccolo Principe è un capolavoro della letteratura che si rivolge a piccoli, grandi e “a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più”.

Il Piccolo Principe è la storia dell’incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe che è arrivato sulla Terra dallo spazio.

Ma c’è molto di più di una semplice amicizia in questo libro surreale, filosofico e magico.

C’è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera e naturale voglia di autenticità.

Perché la bellezza, quando non è filtrata dai pregiudizi, riesce ad arrivare fino al cuore dei bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero.


Antoine de Saint-Exupéry

(Lione, 29 giugno 1900 – mar Mediterraneo, 31 luglio 1944), è stato uno scrittore e aviatore francese. Oltre a Il Piccolo Principe, uno dei libri più letti e amati nel mondo, è anche autore di Volo di notte e L’aviatore pubblicati in volume unico da Newton Compton editori.


Il piccolo principe è diviso in ventisette capitoli. Interessante è il ruolo del narratore, in prima persona, in quale è un pilota d’aerei precipitato nel Sahara.

Senza scorte di viveri e acqua, il pilota/narratore vede sopraggiungere un giovane fanciullo, biondo e bellissimo.

Così, mentre il pilota prova a riparare il proprio velivolo, i due fanno amicizia.

Ad un certo punto della storia, il ragazzino gli chiede di disegnarli una pecora. Il narratore gli mostra un disegno che aveva fatto durante la propria infanzia: un boa che ha mangiato un elefante e che quindi assomiglia in tutto e per tutto ad un cappello.

Tuttavia, se all’epoca tutti gli adulti cui l’aveva mostrato non avevano capito di che si trattasse, adesso il “piccolo principe” intuisce immediatamente ciò che il disegno vuole rappresentare.

Il “piccolo principe” racconta così la propria storia: egli proviene da un altro pianeta, l’asteroide B-612.

Il pianeta è minuscolo, così piccolo che si può guardare il tramonto per tutto il giorno solo spostandosi un po’.

Il “piccolo principe” lo tiene in ordine, estirpando le piante infestanti, tra cui dei baobab i cui semi sono portati dal vento.

La pecora che il principe ha chiesto al pilota potrebbe servire proprio per mangiare piante e semi indesiderati.

Tuttavia, come spiega il narratore, la pecora mangerebbe anche la rosa che il “piccolo principe” ha coltivato e cresciuto con tanto amore, ritenendola il fiore più bello che esista e proteggendola dal vento con una campana di vetro.

La rosa, a sua volta, è molto vanitosa e questo guasta i rapporti con il “piccolo principe” che, perduto il proprio punto di riferimento, soffre di solitudine e decide quindi di esplorare i pianeti circostanti.

La storia prosegue raccontando del viaggio del piccolo principe per visitare vari asteroidi.

Nel suo viaggio incontrerà diversi  personaggi adulti caratterizzati da una specie di mania:

  • Un monarca assoluto che pensa di dominare l’intero universo.
  • Un uomo vanitoso che vuole solo essere ammirato, risultando incredibilmente noioso.
  • Un uomo d’affari intento a contare le stelle e che pensa di possederle tutte.
  • Un lampione e un uomo che lo accende e spegne ogni minuto, perché questo è il suo dovere.
  • Un geografo, che però non ha idea di come sia il suo pianeta perché non ha nessun esploratore che glielo riferisca.

Il suo viaggio prosegue verso la Terra dove incontrerà un serpente, che, simboleggiando la morte, gli spiega che il suo morso può farlo tornare a casa. Il protagonista incontra poi un fiore del deserto e scala un’alta montagna, dove viene confuso dall’eco.

Quando arriva in un roseto, il “piccolo principe”, cui la rosa aveva giurato d’essere unica, trova un immenso roseto e capisce che il suo asteroide non ha nulla di particolare.

E’ qui che arriva l’incontro con una volpe, che spiega al protagonista di voler essere addomesticata dagli uomini.

L’animale e il “principe” cominciano allora ad incontrarsi sempre alla stessa ora, così da essere speciali l’uno per l’altra, ma è speciale perché il “principe” le vuole bene.

La frase più famosa del libro: 

Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi.

La volpe e il “principe” si separano perché il suo viaggio sulla terra finisce.

Nel frattempo il pilota non è ancora riuscito a riparare il suo aeroplano, così i due protagonisti vanno alla ricerca di un pozzo per dissetarsi: quando lo trovano, l’acqua è squisita perché è qualcosa di sofferto e di desiderato.

La storia si conclude con la decisione del Piccolo Principe, di ritornare nel suo pianeta perché desideroso di rivedere la sua rosa.

Qual è il significato?

La storia del “Piccolo Principe” ha lasciato il segno nel cuore di migliaia di persone. La grande sorpresa è stata quella di trovare una meravigliosa metafora dell’amore, dell’amicizia e della vita.

L’età adulta
Con l’arrivo dell’età adulta i bambini perdono il dono che permette loro di vivere in armonia con il mondo. Gli adulti restano intrappolati nel lato materiale dell’esistenza.

L’amicizia
L’amicizia è sicuramente il significato più importante del racconto. Il protagonista fa amicizia con la sua rosa, con il narratore, con il serpente e con la volpe.

La responsabilità
Il piccolo principe ci insegna che noi siamo responsabili delle persone con cui creiamo relazioni e legami, e questa responsabilità ci guida ad una più grande comprensione ed apprezzamento verso il mondo.

L’amore
La storia del principe e della sua rosa è ci insegna una lezione sulla natura del vero amore. L’amore del principe per la rosa è la forza che guida le azioni del principe lungo tutto il racconto.

La verità
I personaggi del piccolo principe, soprattutto il principe, sono molto impegnati ad imparare cosa è vero, cosa è essenziale, ciò che è davvero importante, ciò che conta davvero nella vita.

Il Viaggio
I personaggi principali del libro, il pilota e il piccolo principe, sono esploratori a differenza degli altri personaggi e per questo motivo le vite dei due esploratori sono piene di dialoghi e di lezioni imparate per la vita.

Il film

Sapevi che Il Piccolo Principe è un film di genere animazione, fantasy del 2015, diretto da Mark Osborne, con Toni Servillo e Lorenzo D’Agata?

Guarda il trailer.

Frasi Celebri

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.”

“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.”

“È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.”

“Mi domando, – disse, – se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua.”

“Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare.”

“Amare è donare tutto se stesso senza nulla chiedere amare è non dire mai… mi devi.”

“Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”

“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice.”

 

“’Da te, gli uomini’, disse il Piccolo Principe, ‘coltivano cinquemila rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano… E tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua… Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore’.”

“Gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore.”
Antoine de Saint-Exupery

“I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.”

“Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che abiterò in una di esse, visto che riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.”

“Quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me.”

“Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d’affari erano dell’oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte.”

“È molto più difficile giudicare se stessi che gli altri. Se riesci a giudicarti bene è segno che sei veramente un saggio.”

“È molto più difficile giudicare se stessi che giudicare gli altri.”

“Non sapevo bene cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro. Non sapevo come toccarlo, come raggiungerlo… Il paese delle lacrime è così misterioso.”

“Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle.”

“Essere un uomo significa essere responsabile. Significa provare vergogna alla vista di quella che sembra essere la miseria immeritata. Significa essere orgogliosi di una vittoria dei propri compagni. Significa sentire, quando si posa la propria pietra, che si sta contribuendo alla costruzione del mondo.”

“I bambini devono essere indulgenti coi grandi.”

“Il mio disegno non era il disegno di un cappello. Era il disegno di un boa che digeriva un elefante. Affinché vedessero chiaramente che cos’era, disegnai l’interno del boa. Bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi.”

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